martedì 20 settembre 2011

Look Me in the Eyes

Chi mi conosce lo sa... non vado a caccia di soldi. A volte la più grande retribuzione che posso ricevere la da l'emozione che leggo negli occhi di chi riceve qualcosa che ho preparato ad personam.

E' il caso di questa targa, preparata in occasione del raduno amatoriale di Bull Terrier che tenutosi a Capena domenica 18 Settembre 2011. C'è stata una piccola gara con grandi partecipanti, e soprattutto un grande giudice ormai purtroppo ex allevatore, per cui mi sono offerta di fare questa targa di ringraziamento da parte dei suoi amici-colleghi.

Quello nella foto riprodotta è uno dei suoi Bull Terrier preferiti, che a quanto pare è riuscito anche parecchio bene visto che lo hanno riconosciuto sia lui che altri...

Ci tenevo particolarmente a dargli questa targa di persona, e nonappena mi hanno fatto cenno mi sono avvicinata letteralmente abbracciata alla scatola... e mi sentivo pure nervosa!

L'organizzatore suo amico mi ha fatta avvicinare e ho aperto la scatola, lasciando che fosse il giudice a sollevare i lembi di carta velina... e vi assicuro che è stato emozionante vedere come questo omone molto più alto di me rimanesse a bocca aperta di fronte a quello che per tutti gli altri non è che un pezzo di legno bruciato a dovere. L'ho visto sciogliersi, per un po' non ha saputo cosa dire, continuava a guardarla. Poi l'ha accarezzata con la manona enorme, e si è girato verso di me con gli occhi lucidi dietro gli occhialoni dicendomi: "Ma l'hai fatta tu?!" al ché sono stata capace solo di annuire e pronunciare un flebile "Si...", lui è tornato a guardarla, ha scosso la testa ancora con lo sguardo incredulo e la bocca aperta, mi ha accarezzato la guancia e mi ha detto: "Grazie, è bellissima. Ho davvero la pelle d'oca."

E' quando vedo le persone reagire così, come se avessi inciso sul legno quello che loro hanno impresso nel cuore che non mi interessa se ricevo o meno qualcosa "in cambio". Sapere di aver regalato tanto, sentire la loro gioia che esplode, le loro emozioni che si dilatano dal cuore e li fanno tremare è uno spettacolo da vivere e godere accanto a loro, sapendo che per quanto una cosa possa essere costosa, non varrà mai quanto quell'istante di emozione, vita, commozione, che ho donato loro e che loro donano a me.

venerdì 16 settembre 2011

Tagliere d'Autunno

L'autunno è forse la mia stagione preferita. Il suo odore tipico che ti rinfresca totalmente mi mette di buonumore, i colori mi rallegrano... è come se l'aria si facesse più leggera. Suoni e rumori ti accarezzano, e tutto ha un altro gusto. Odore di pioggia, di terra bagnata, di acqua che ammorbidiscono i sensi, e poi le mele, gli agrumi, i fichi, le conserve, le castagne, il sapore della legna arsa che aleggia nell'aria: grazie a tutto questo il tempo sembra rallentare e ci si sente più leggeri. Tutti questi contrasti così dolci e acuti allo stesso tempo mi danno un sollievo sorprendente e inatteso.


Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C'è il sole fra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.

Federico Garcia Lorca


Questo tagliere era stato letteralmente abbandonato, e ho deciso di rimetterlo a nuovo con un mazzetto di peperoncini, un limone spaccato, un grappolo d'uva, una foglia di vite ed una mela, in una composizione che va assaggiata ed annusata con gli occhi e col tatto.

sabato 10 settembre 2011

Appeso al Cielo

La carta dell'Appeso simboleggia un arresto obbligato, esperienze di impotenza e crisi che intendono costringere ad una nuova visione delle cose e a un cambiamento. In genere queste esperienze durano molto più di quanto pensiamo e di quanto ci farebbe piacere.
Si tratta sempre di un sacrificio che dobbiamo compiere affinché la fase d'arresto sia superata. Se saremo pronti, se una luce si accenderà o se dobbiamo semplicemente "lasciarci appendere", dipende da noi, e non dalla carta.

FONTE > "Enciclopedia dei Tarocchi" di Hajo Benzhaf, Hermes Edizioni

In questa rivisitazione del XII° Arcano ho cercato di porre l'accento sul cambio di prospettiva, sulla perdita del senno per ottenere la Vista che manca a chi è incardinato alla razionalità e alla quotidianità.

Al discorso di Benzhaf aggiungo che l'Appeso è anche simbolo di Sacrificio inteso come rendere Sacro un DONO. E' una carta ispirata al mito di Odino, che decise di sua spontanea volontà di rimanere appeso nove giorni e nove notti all'Yggdrasil per conoscere il segreto delle Rune, donandosi a se stesso per ricevere la Conoscenza.

Lo so io, fui appeso
al tronco sferzato dal vento
per nove intere notti,
ferito di lancia
e consegnato a Odino,
io stesso a me stesso,
su quell'albero
che nessuno sa
dove dalle radici s'innalzi.

Fonte > Wikipedia
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